Linguaggio e comunicazione: lezioni dal mondo del gaming
- Federico Attore
- 3 nov 2024
- Tempo di lettura: 3 min

In questi giorni Tetris compie 40 anni, e non posso fare a meno di pensare a quando ero bambino e dopo la scuola mi facevo accompaganre al bar Mexico. Era un piccolo rituale: papà o mamma prima mi compravano un ghiacciolo all'anice, di cui andavo matto, e poi passavo i miei minuti di gloria giocando a Tetris sulle apposite console del bar.
Il bisogno di divertirsi è un bisogno fondamentale dell'essere umano ma chi negli anni '80
avrebbe mai immaginato che il mondo del gaming sarebbe cresciuto così tanto da diventare una parte fondamentale della nostra cultura? Oggi per esempio, il mercato degli eSport vale 136 miliardi di dollari il doppio di quello delle industrie della musica e cinematografica messe insieme. E se ve lo state chiedendo anche voi ora, sì, questo dato mi ha fatto quasi cadere dalla sedia.
Cifre come queste non possono essere ignorate. Non stiamo parlando solo di numeri impressionanti, ma di un fenomeno che ha radici profonde nella società. I videogiochi sono passati dall'essere semplici passatempi a diventare veri e propri spazi di socializzazione, punti di ritrovo virtuali in cui le persone si incontrano, collaborano e competono. Questa evoluzione li ha trasformati in qualcosa di più grande: un fenomeno socioculturale che ha cambiato il modo in cui le persone interagiscono, comunicano e si esprimono.
Non sono mai stato il tipo che resiste al cambiamento. Credo che, quando un fenomeno porta trasformazione, opporvisi o criticarlo negativamente sia un errore e una fatica inutile. È la realtà che detta le regole.
I gamer non sono più visti come i personaggi stereotipati degli anni '80, chiusi in scantinati bui. Oggi sono professionisti, influencer e persino atleti milionari che si sfidano su palcoscenici globali. Ma non è solo una questione di celebrità e tornei internazionali; è il linguaggio e l'interazione che questi spazi favoriscono. Il gergo del gaming, ricco di termini ha fatto breccia nel linguaggio comune, e il modo in cui i gamer si comunicano informazioni è diventato un modello di riferimento per chiunque voglia attirare e mantenere l'attenzione del pubblico.
Come può ispirarci il mondo dei gaming quando comunichiamo oggi?
Questa rivoluzione culturale ci porta alcune lezioni fondamentali che possono tonare utili a comunicare meglio con le giovani generazioni:
1. Interattività e coinvolgimento
2. Feedback Immediato
3.Esperienze immersive
4. Storydoing
5. Community e collaborazione
Il linguaggio mutuato dai giochi è fresco, energico e ha un tono che rompe le barriere tra mittente e destinatario. È un linguaggio che invita alla partecipazione, stimola l'immaginazione e crea connessioni emotive. Adottare termini e frasi che derivano dal quel mondo, può avvicinare i brand a un pubblico giovane e attivo. Inoltre, questo linguaggio è un invito a una comunicazione più diretta e colloquiale, abbandonando il tono formale e distaccato.
Anche la formazione può trarre enormi benefici dall'integrazione degli elementi tipici del mondo del gaming trasformandola da processo passivo a un'esperienza attiva e dinamica. L'esperienza del LHUB con Accenture insieme a Franz Russo e Cristiano Gatto, conferma che questa contaminazione è vincente: un “serious game” per preparare i manager a prendere decisioni strategiche in ambienti complessi.
Inoltre, l'uso di simulazioni interattive permette ai partecipanti di esercitarsi in un ambiente realistico ma sicuro, favorendo l'apprendimento esperienziale e il problem-solving. La creazione di una narrazione avvincente, simile a quella dei videogiochi, può motivare i partecipanti e mantenere alta l'attenzione, promuovendo un coinvolgimento emotivo e una maggiore retention delle informazioni. In sintesi, mutuare le dinamiche del gaming nella formazione non solo migliora l'engagement, ma potenzia anche l'efficacia dell'apprendimento stesso.
In conclusione, il mondo del gaming non è solo un mercato da miliardi di euro; è una lezione vivente di come la comunicazione può evolversi per rimanere rilevante e coinvolgente. Mutuare le sue dinamiche vincenti può trasformare le strategie di comunicazione, le campagne e le iniziative formative, rendendole più efficaci. E così, mentre ripenso a quei pomeriggi al bar Mexico con il ghiacciolo all'anice in mano, mi rendo conto che il gioco, per le aziende che vogliono innovare e connettersi, è appena iniziato.
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