La vera inclusione abbraccia anche i rifugiati: come le aziende diventano supereroi sociali
- Federico Attore
- 15 apr 2024
- Tempo di lettura: 2 min
La storia dei rifugiati sta diventando la storia di tutti noi. Con un numero record di persone in fuga dalle proprie case, spinte da guerre, crisi energetiche e disastri climatici, il mondo si sta

svegliando. E la cosa incredibile? Questa consapevolezza sta unendo persone da ogni angolo del globo in un movimento di solidarietà che non ha precedenti.
Pensateci un attimo: più di 1 miliardo di persone sono in movimento, praticamente l'intero cast di un'epica serie globale, ma questa è la vita reale. E mentre la Palestina, l'Ucraina e altre zone di conflitto occupano le prime pagine, il vero colpo di scena sta nel cambiamento climatico, pronto a mandare in sovraffollamento il backstage del pianeta.
Le aziende, che fino a poco tempo fa guardavano da lontano, ora sono saltate sul palco principale. Prendete Elon Musk con il suo internet satellitare gratuito in Ucraina, Uber che fa da taxi per l'arte salvata dalla guerra, o Airbnb che trasforma case vuote in rifugi temporanei per chi ha perso tutto. Queste mosse da blockbuster dimostrano una verità:
aiutare fa bene, e non solo a chi riceve.
Le opportunità di fare la differenza sono infinite. Non si tratta solo di scrivere un assegno o di fare un post sui social. È il momento di assumere rifugiati, di coinvolgerli nelle nostre catene produttive, di sostenere le loro start-up. Il brand Chobani è solo un esempio di come si può fare business e bene allo stesso tempo, impiegando centinaia di rifugiati e promuovendo l'inclusione attraverso l'organizzazione Tent.
E poi c'è l'innovazione: creare soluzioni pensando ai rifugiati non solo risolve problemi urgenti ma apre a prodotti che migliorano la vita di tutti. Come il Looop Can, che parte dalle esigenze dei rifugiati per arrivare a tutti noi, dimostrando che il design inclusivo è anche incredibilmente smart.
Infine, non sottovalutiamo il potere della comunità. Repair Together, con i suoi eventi di ricostruzione al ritmo di musica, mostra come la gioia e la condivisione possano curare le ferite della guerra e del dislocamento. Se un rave può aiutare a ricostruire un villaggio, immaginate cosa possiamo fare tutti insieme, con un po' di creatività e un sacco di inclusione.
Allora brans, è il momento di agire. Le aziende hanno il potere di cambiare le regole del gioco, e noi abbiamo il potere di sostenerle. Insieme, possiamo scrivere un nuovo episodio in questa grande serie che è il mondo, rendendolo un posto migliore per tutti.
Let's do this!
Comments