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L'importanza dell'apprendimento continuo nel mondo del lavoro moderno

  • Immagine del redattore: Federico Attore
    Federico Attore
  • 28 ago 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

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L'apprendimento non è un processo che si esaurisce con la fine della scuola o dell'università. La teoria dell'apprendimento continuo sostiene che lo sviluppo delle competenze è un viaggio che continua per tutta la vita, senza limiti d'età. In un mercato del lavoro in costante evoluzione, dove le tecnologie avanzano rapidamente e le competenze richieste cambiano con altrettanta velocità, la capacità di adattarsi diventa un fattore determinante per il successo professionale. Aderendo a questa teoria, le persone possono acquisire nuove competenze e rimanere competitive in qualsiasi fase della loro carriera. Questo approccio non solo aumenta le opportunità di impiego, ma contribuisce anche a un maggiore benessere personale e professionale, poiché permette agli individui di sentirsi continuamente sfidati e stimolati.

E' anche una questione che tocca direttamente il purpose delle aziende, infatti l'UNESCO, nell'ambito della sua agenda per l'educazione, ha fatto dell'apprendimento permanente uno dei pilastri fondamentali per affrontare le sfide del futuro. L'organizzazione sottolinea che, con l'allungamento della vita lavorativa e l'accelerazione dei cambiamenti tecnologici, l'educazione non può più essere confinata alla giovinezza. Questa prospettiva riflette una realtà in cui le persone devono essere pronte ad aggiornare continuamente le loro competenze per adattarsi a nuovi ruoli e responsabilità. L'apprendimento permanente diventa quindi un mezzo per migliorare la capacità di adattamento e la resilienza, due qualità essenziali in un mondo del lavoro che premia l'innovazione e la capacità di reinventarsi. Per i manager e i leader aziendali, promuovere una cultura dell'apprendimento continuo all'interno delle proprie organizzazioni è cruciale per mantenere alta la competitività e affrontare con successo le sfide future.


Secondo un rapporto del World Economic Forum, il 50% di tutti i dipendenti avrà bisogno di riqualificarsi entro il 2025 a causa delle nuove tecnologie e delle trasformazioni del lavoro. Questo dato evidenzia una verità innegabile: l'età non è un fattore limitante per l'apprendimento di nuove competenze. Al contrario, rappresenta un'opportunità per crescere e adattarsi a un ambiente professionale in continua trasformazione. Per i manager, questo significa investire non solo nella formazione dei giovani talenti, ma anche nello sviluppo continuo di tutto il personale. L'obiettivo è creare un ambiente di lavoro che valorizzi l'esperienza e la conoscenza acquisita, promuovendo al contempo l'acquisizione di nuove competenze attraverso programmi di formazione personalizzati e mirati.


Autoapprendimento strategico: partecipazione attiva e co-creazione dei percorsi formativi

Nel contesto dell'apprendimento continuo, emerge con forza l'importanza dell'auto -apprendimento strategico, un approccio che vede i partecipanti non solo come destinatari passivi di informazioni, ma come attori attivi nel processo formativo. Questo modello innovativo permette ai formandi di contribuire attivamente ai contenuti formativi e di collaborare al perfezionamento dei format sia nella fase di ideazione che di messa in opera. In questo modo, si inverte la tradizionale dinamica della formazione, in cui il formatore è l'unico decisore del percorso educativo. I partecipanti diventano co-creatori dell'esperienza di apprendimento, sviluppando un maggiore senso di responsabilità e coinvolgimento. Questo approccio non solo arricchisce il processo formativo, ma favorisce anche lo sviluppo di competenze critiche, come il pensiero analitico, la creatività e la capacità di problem solving, fondamentali in un mercato fluttuante.


Apprendimento esperienziale: imparare attraverso l'azione

Un altro aspetto fondamentale dell'apprendimento continuo è l'approccio esperienziale, che si basa sull'idea che le competenze si acquisiscano più efficacemente attraverso l'esperienza diretta piuttosto che tramite la semplice teoria. Questo metodo sottolinea l'importanza del "learning by doing" — imparare facendo. Numerosi studi dimostrano che le persone assimilano concetti e competenze più rapidamente e in modo più duraturo quando possono applicarli in contesti reali o simulati.

Ad esempio, i percorsi di simulazione di crisi aziendali permettono ai manager di sperimentare in un ambiente controllato come gestire situazioni di emergenza, migliorando la loro capacità di prendere decisioni rapide ed efficaci sotto pressione. Allo stesso modo, le simulazioni di relazione con gli stakeholder possono aiutare i leader a sviluppare competenze di presentazione e gestione delle complessità, fondamentali per mantenere relazioni positive e produttive con media, partner e clienti.

L'apprendimento basato sull'esperienza può anche includere programmi di rotazione del lavoro, dove i dipendenti hanno l'opportunità di lavorare in diverse divisioni aziendali, ampliando la loro comprensione delle operazioni e della cultura aziendale. Secondo il Center for Creative Leadership, il 70% dell'apprendimento sul lavoro proviene da esperienze e sfide sul campo, il 20% dalle interazioni sociali e solo il 10% dall'istruzione formale. Questo dato sottolinea l'importanza di creare percorsi di apprendimento che valorizzino l'esperienza pratica e l'interazione sociale come elementi chiave per lo sviluppo delle competenze.

In un mondo del lavoro sempre più complesso e interconnesso, il concetto di apprendimento continuo diventa una componente essenziale per il successo a lungo termine. Per i manager e le aziende, abbracciare questa filosofia significa non solo rimanere al passo con i cambiamenti tecnologici, ma anche coltivare un ambiente di crescita e innovazione continua. La capacità di adattarsi, apprendere e crescere non è solo un vantaggio competitivo, ma una necessità per prosperare in un mercato globale dinamico. L'apprendimento continuo

non è solo una scelta strategica, ma una responsabilità verso se stessi e verso le proprie organizzazioni. Promuovere pratiche di autoapprendimento strategico, apprendimento esperienziale, e di co-creazione dei percorsi formativi può rappresentare una svolta significativa nel preparare i team ad affrontare le sfide future con maggiore sicurezza e competenza.



 
 
 

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