
Il leader moderno guida un cambiamento senza meta
- Federico Attore

- 15 set 2024
- Tempo di lettura: 2 min
La parola “leadership” è probabilmente una delle più inflazionate, se non la più abusata, nella letteratura aziendale degli ultimi 70 anni. Manuali, ricerche e analisi sono stati prodotti in quantità innumerevoli, nel tentativo di affinare la nostra comprensione e fornire nuovi spunti per interpretare questo concetto così fondamentale.
Ma oggi, cosa c'è di veramente nuovo nella leadership?
In un mondo segnato da pandemie, crisi economiche, inflazione e guerre, la figura del leader è sottoposta a un costante scrutinio e alla crescente sfiducia delle persone. Uno studio condotto da Edelman nel “Trust Barometer” del 2023, attesta che solo il 42% dei dipendenti globali si fida dei propri leader, un dato che sottolinea quanto sia essenziale per il leader moderno affrontare queste sfide.
Tra tutte le qualità richieste a un leader oggi, ce n’è una che secondo me domina su tutte: la capacità di interpretare il cambiamento non come una meta, ma come un "journey", un viaggio continuo in cui il leader coglie le opportunità, visibili e nascoste, che il presente offre.
Questa visione implica un approccio molto diverso rispetto al passato. Non si tratta più di guidare verso una destinazione precisa, ma di abbracciare un processo in continuo divenire. Il leader moderno è, infatti, un leader del "qui e ora", che nonostante lo stress del ruolo, riesce a godersi il viaggio con autenticità. Non solo, sa anche portare con sé e guidare il suo ecosistema di stakeholder.
Il leader contemporaneo è, in un certo senso, un pilota del cambiamento senza una meta predeterminata. In tempi incerti come i nostri, pensare di prevedere l’arrivo a una destinazione fissa è limitante. Rimuove, infatti, il fascino delle sfide che incontriamo lungo il percorso. Il leader odierno comprende che la vera forza sta nel navigare verso l’orizzonte, non verso un punto fisso.
Immaginate di viaggiare lungo la Route 66, quella mitica autostrada americana che attraversa paesaggi desertici e iconici. La bellezza del viaggio non risiede nel raggiungere un preciso punto finale, ma nel guardare l'orizzonte: quel rosso dell’alba che tinge il cielo mentre ci si muove verso il futuro. Non è la destinazione a dare senso al viaggio, ma l’esperienza lungo il percorso.
Il leader moderno incarna questa filosofia. Non si tratta di mancare di obiettivi, ma di comprendere che non è necessario fissare un traguardo immutabile. Piuttosto, il focus è sulla capacità di adattarsi e guidare verso nuove opportunità, che emergono lungo la strada.
Questa nuova leadership, fatta di consapevolezza e flessibilità, permette di costruire fiducia e autenticità, trasformando le sfide in opportunità e garantendo la continuità di un viaggio che, per sua natura, è destinato a evolvere.



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